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Immagini da Muse in Villa 2010

    sito_1Un timido sole non è bastato a rassicurarci: abbiamo deciso quindi di spostare tutto all'interno, sacrificando così, purtroppo, diversi posti a sedere e alcune trovate multimediali molto d'effetto (che riprenderemo nelle prossime edizioni, se sarà possibile).

  Per ogni evenienza, abbiamo comunque proiettato le mani della pianista all'esterno, cosa che, insieme ad una leggera amplificazione, ha permesso al pubblico arrivato in ritardo, o che non aveva trovato il posto all'interno dato lo spazio minore, di poter comunque assistere al magnifico concerto.

sito_4   Non sono state poche, infatti, le persone che non si sono lasciate scoraggiare dal maltempo e che sono intervenute lo stesso alla serata, testimonianza questa, oltre che della fedeltà dei nostri spettatori, anche della crescente fama che Muse in Villa sta raccogliendo nella nostra provincia e non solo.

   Il salone ha saputo trasmettere la sua suggestione, confermando l'incredibile bellezza e versatilità di Villa Pianetti, ormai purtroppo sempre più vittima del tempo che scorre; il pregio, la bellezza e la storia contenute nelle sue pareti sanno tuttavia ancora vincere gli anni che passano.

   Un ottimo contenitore, una magnifica bomboniera, uno scrigno sonoro che non ha fatto rimpiangere lo splendido giardino all'italiana che circonda la dimora nobiliare: qui la nostra Martina Giordani ha trovato uno spazio ideale!

   sito_5Delicatamente, quasi un preludio, la musica di Scarlatti, la Sonata n. 118 K466, ha aperto la serata: quasi un richiamo alla serenità dopo un pomeriggio passato tra vento e tuoni.

  Un equilibrio che è divenuto assoluto con l'esecuzione della Sonata op. 10 n. 3 in Re mag. di Ludwig van Beethoven, nella quale Martina, che ricordiamo è giovanissima, ha dimostrato lampi di una maturità esecutiva appannaggio di pochi musicisti. Un filo teso che ha condotto il pubblico, già entusiasta, sino alla prima pausa.

   La seconda parte ha visto celebrare più che degnamente Schumann e Chopin e, di cui cade quest'anno il bicentenario della nascita; due anime inquietamente diverse, due  protagonisti di uno dei più fertili periodi della storia del pianoforte, due giganti della musica con cui la Giordani ha saputo confrontarsi e tracciare un suo personale ed efficace ritratto, presentando "Variazioni Abegg"  op. 1 e la Ballata n. 1 op. 23 in Sol min.

sito_11  Un romanticismo diverso, ormai crepuscolare, quello del Preludio n. 10 op. 32 in Si min di Rachmaninov, e quello virtuosissimo degli "Studi trascendentali" n. 10 in Fa min. n. 4 in Re min. "Mazeppa" di Franz Liszt, ha completato un programma ampio, complesso e soprattutto molto intelligente, mostrando al contempo le qualità straordinarie, la completezza, la complessità, la sensibilità e le potenzialità di questa incredibile pianista di soli diciassette anni.

sito_10   Al solito, il nostro pubblico, composto in buona parte da intenditori, da amanti della musica e da appassionati, ha saputo trasmettere un calore incredibile. Possiamo vantare la presenza di turisti da Firenze e Roma, che ringraziamo per averci scelto. Naturalmente il nostro più caloroso ringraziamento va a tutti gli  intervenuti e a quanti non sono potutti intervenire. Aspettiamo tutti alla prossima edizione.

   Un ringraziamento particolare va al vulcanico Lorenzo di Bella, già protagonista al piano della scorsa edizione, nonché insegnante di Martina, per il suo prezioso aiuto.  

Mauro e Maurizio

 

 

 

Ecco la galleria completa delle immagini più significative della serata, cliccate sulle foto per visualizzarle.

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Foto di Matteo Catani