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Pillola di teologia: un contributo di Don Alberto Balducci

Pubblichiamo con piacere il contrubuto che il nostro parroco don Alberto Balducci ha voluto dare alla nostra iniziativa che ha avuto il suo culmine con la Giornata di Gaspare  - il Purgatorio dei Canti andata in scena il 23 luglio nell'incantevole cornice di Villa Pianetti.

Il Purgatorio
Tempo di attesa, di purificazione e...di terapia

image7.jpgLe credenze popolari sul purgatorio sono numerose, vivaci e colorite, espresse nei secoli con canti e racconti riguardo il suo luogo, la sua durata e la sua natura; al contrario, l'insegnamento ufficiale del magistero ecclesiale a rigurardo è estremamente sobrio e scarno. Si può così riassumere: al termine di questa vita terrena, è concessa, ai defunti che ne hanno ancora bisogno, una purificazione preliminare alla beatitudine celeste, nella quale possono essere aiutati dai suffragi, dalle opere di carità, dalle preghiere della comunità cristiana, la chiesa, e dai singoli cristiani.

La formulazione di questa realtà di fede, pur nella sua chiarezza e precisione tecnica, può apparire fredda e lotana dalla nostra comune sensibilità di oggi. Ci è infatti difficile capire in maniera concreta, esprienziale ed esistenziale l'infinità santità di Dio per giungere alla quale il nostro limite deve essere purficato e la nostra esperienza guarita, come l'oro è purificato dal fuoco. Nè possono bastare le nostre continue esperienze di incoerenza e di inadeguatezza né la nostra ansia di miglioramento continuo per darci appena l'idea di una purificazione dopo che la possibilità di ulteriori scelte di vita è stata troncata dalla morte. Idea ancor più difficile da immaginare se si parte da una posizione preconcetta di totale esclusione di realtà che non cadano sotto i nostri sensi.
 

Il cardinal Martini, figura eminente della chiesa italiana e persona sensibile al dialogo con il mondo d'oggi, nelle sue interviste raccolte nel libro Conversazioni notturne a gerusalemme. Sul Rischio della fede parla della sua estrema fiducia nella misericordia di Dio. "Certo non riesco ad immaginare come Hitler o un assassino che ha abusato di bambini possano essere vicino a Dio. Mi riesce più facile pensare che gente simile venga annientata. E' il modo di pensare tipico di questo mondo. Ma forse nell'altro mondo Dio ha nuove possibilità. E' una questione che deve restare aperta: solo Dio conosce la risposta. Nell'immagine del Purgatorio persone di questo genere sono sottoposte, per usare un'espressione moderna, a una terapia che consenta loro i aprirsi e di accettare l'amore di Dio. Che qualcuno di malvagità assoluta possa essere salvato dall'amore di Dio supera la nostra immaginazione. La chiesa ha svuluppato l'immagine del purgatorio che significa: anche se sei una persona che ha causato tanta infelicità, che ha prodotto tanto inferno, forse dopo la morte esiste un luogo in cui puoi essere guarito. Dove puoi tornare indietro e avere un'altra occasione. Si tratta dell'estensione di un'opportunità e in questo senso è un pensiero ottimistico".

Per un contributo alla vostra iniziativa culturale.
Don Alberto Balducci