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Tappa Monsanese del VII Festival Pergolesi Spontini

VII FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI
7 - 16 settembre 2007
logofps.gifIMMAGINE DI ROMA
(Jesi, Maiolati Spontini, Monsano, Montecarotto, Monte Roberto, Monte San Vito, San Marcello)
Fin dalle origini del melodramma la storia e il mito di Roma antica fa parte dell’immaginario di compositori e poeti: il settimo Festival propone un percorso dall’Adriano in Siria di Metastasio – uno dei due libretti del poeta cesareo musicati da Pergolesi – a La Vestale, che annoda alla gloria della Roma repubblicana quella recentissima dell’impero napoleonico.
Le figure evocate da libretti e partiture sono sempre circonfuse dall’alone della leggenda e del mito, anche quando provengono dalla storia: dei loro panni si vestono gli eroi moderni, l’imperatore austriaco o quello francese, e le vicende degli antichi parlano delle imprese dei contemporanei.
Il suono di Pergolesi e di Spontini è restituito dagli strumenti dell’epoca, anche nelle trascrizioni per piccoli complessi da camera, che consentivano la circolazione delle opere al di fuori delle mura dei teatri. E per Vestale si ricorre alla tradizione delle marionette, per rivivere una storica registrazione radiofonica che vide protagonista Maria Vitali diretta da Fernando Previtali. Ma Vestale - a duecento anni dalla sua prima esecuzione - non è solo un punto d’arrivo del neoclassicismo musicale: è un punto di partenza per la nuova generazione romantica, per il Bellini della Norma come per Berlioz e Wagner.


EDWARD SMITH
clavi.jpgAmericano, compie i primi studi musicali alla Lawrence University nel Wisconsin, diplomandosi in pianoforte e composizione. Una borsa Fulbright lo porta in Italia, dove studia composizione con Luigi Dallapiccola e contemporaneamente sviluppa una crescente interesse nella musica antica col liutista Rolf Rapp. Alla Yale University poi si laurea in clavicembalo sotto la guida del celebre studioso e concertista Ralph Kirkpatrick. Inizia subito la carriera come cembalista-organista con l’ensemble New York Pro Musica che lo porta in tournées negli Stati Uniti, in Canada, Sud America, Europa e l’ex Unione Sovietica. Con la Pro Musica incide numerosi dischi per la Decca.
E’ membro o ospite di altre formazioni quali il Philidor Trio, il New York Consort of Viols e il Waverly Consort. Con il Clemencic Consort partecipa ai più importanti festival a Parigi, Lisbona, Bruges e Stoccarda.
Memorabili i suoi recital a New York (l’integrale del Clavicembalo ben temperato), al Teatro la Fenice, nell’ambito dei Seminari di Musica Antica di San Giorgio Maggiore e di altre manifestazioni musicali veneziane e italiane.
Noto specialista nella prassi del basso continuo, ha partecipato a numerosi ricuperi d opere barocche a New York, Parigi, Madrid e Francoforte, a Venezia e a Siena.
Ha tenuto molti corsi e workshop negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. In Italia ha insegnato all’Accademia Chigiana, la Fondazione Cini, la Scuola di Musica Antica di Venezia e i Seminari ‘Barocco Europeo’ di Sacile.
Ha inciso musiche di Byrd, Chambonnières, d’Anglebert e Handel, Sonate da Clavicembalo (Scarlatti, Grazioli, Paradies), brani organistici di A. Gabrieli, Frescobaldi e Zipoli e ultimamente tre CD dedicati a Bach, Couperin e D. Scarlatti.
Le sue revisioni di musica per tastiera comprendono Suits of the Celebrated Lessons (Babell), Sei sonate a quattro mani (Seydelmann) e Pièces de Clavecin (Geminiani) per la Ut Orpheus, Bologna, e Pièces de Clavecin (Février) per l’Oiseau-Lyre, Monaco.