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Un anno di "Porta a porta": i risultati danno ragione a Comune e Cittadini!

Presenti l’Assessore provinciale all’Ambiente, Marcello Mariani, il Presidente e il Direttore del Consorzio CIR33, Simone Cecchettini e Laura Filonzi, e il Presidente di Legambiente Marche, Luigino Quarchioni, il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente di Monsano, Gianluca Fioretti e Mauro Tomassoni, hanno presentato oggi i dati principali ad un anno dall’avvio della raccolta.

Con i dati disponibili fino al gennaio 2008, il dato medio si attesta sul 63%, con punte del 73% (68% a gennaio), con una conseguente sensibile riduzione dei rifiuti conferiti in discarica; questo aspetto consente a chi amministra di garantire un controllo più efficace sull’intero ciclo economico e sulla gestione finanziaria del sistema-rifiuti.

Grazie al “porta a porta”, inoltre, a livello normativo il Comune di Monsano è pienamente in linea con il D.L. 152/2006, il quale prevede il raggiungimento del 45% di raccolta differenziata entro il 2008, con la previsione di rispettare entro l’anno anche la percentuale stabilita dall’Unione Europea per il 2012, che è del 65%. La scomparsa dei cassonetti ha anche contribuito a migliorare il decoro urbano eliminando definitivamente i grandi cassonetti dalle vie del paese e disincentivando, in questo modo, pratiche illegali ed indecorose quale quella degli abbandoni dei rifiuti.

Oltre ai dati presentati, Monsano, nel suo piccolo, ma rappresentativo “spaccato” del territorio marchigiano, vuole oggi dimostrare un fatto incontrovertibile, realizzato in numerosi altri territori del nostro Paese e in Europa: un moderno ciclo dei rifiuti, completo, rispettoso dell’ambiente ed economicamente vantaggioso è quello che vede il rifiuto come una risorsa, ed usa un sistema di raccolta e gestione con il metodo “porta a porta”, in grado di raggiungere oltre il 70% di differenziata, portando dunque in discarica (una moderna discarica costruita secondo le normative europee, che non “corrompe“ i suoli ed accoglie solamente la parte cosiddetta tal quale del ciclo del rifiuti, opportunamente trattata ed essiccata) anche meno del 30% della raccolta.

Risultato: viene stravolta la vecchia immagine della discarica come luogo di scarico della monnezza; la sua durata si triplica rispetto all’attuale; il suo impatto ambientale e il suo costo di gestione diminuiscono proporzionalmente.

Ecco dunque che il termovalorizzatore, anzi, l’Inceneritore, “mostro” antieconomico, generatore di tumori e malformazioni, produttore di scorie e ceneri altamente tossiche e pericolose (illuminanti a riguardo i risultati delle ricerche di Stefano Montanari e Antonietta Gatti, due ricercatori italiani ostacolati in ogni modo nella divulgazione del loro lavoro sulle nanoparticelle generate dai fumi degli inceneritori), dall’enorme costo di smaltimento e di stoccaggio, viene “scaricato” naturalmente nella discarica di un passato che tutti vogliamo, dobbiamo dimenticare.

Ricordiamo infine che per conseguire risultati sempre migliori è indispensabile il coinvolgimento attivo della cittadinanza e a questo scopo sono attivi una serie di servizi pensati per adeguare il progetto alle aspettative e alle necessità dei cittadini e degli operatori economici. Il primo di questi è lo “Sportello CIR33” (primo e terzo martedì del mese dalle 14.30 alle 18.30 presso la Sala giunta, in via Trento e Trieste), presso il quale è anche possibile ritirare gratuitamente i sacchetti per la raccolta. Accanto ad esso ci sono gli altri servizi di supporto informativo, come l’Ufficio Ambiente del Comune, l’Ufficio informazioni (0731215990) ed il sito internet (www.cir33.it) del CIR33.