Ognuno di quegli occhi, omaggio ad Italo Calvino
Il Laboratorio Teatrale MonsanoCult 2023 presenta:
OGNUNO DI QUEGLI OCCHI
Omaggio ad Italo Calvino
Di Mauro Rocchegiani
Con
Sofia Morosetti
Irene D’Amico
Agata Brazzini
Diego Troiano
Irene Salvatori
8 Luglio, ore 21,30, in Piazza dei Caduti a Monsano (AN).
Ingresso Libero, informazioni 3471892198 3336477435 www.monsanocult.eu
Italo Calvino è forse uno dei più grandi scrittori italiani, di sicuro il più versatile. È nato il 15 ottobre 1923 e quest’anno ne celebriamo l’opera e la persona, per non dimenticare una delle grandi perle della letteratura italiano a e non solo: il suo lavoro, infatti, caratterizzato da un'ecletticità e una versatilità straordinarie, ha segnato profondamente il panorama letterario mondiale. Maestro nell'incorporare molteplici generi letterari nei suoi scritti, dal realismo magico alla fantascienza, dal postmoderno alla meta-narrazione, Calvino ha sempre intriso di ironica allegoria e di uno spirito ludico i suoi romanzi e racconti, dove le parole danzano e le storie si inseguono, intrecciandosi con sorprendente abilità. Nel corso della sua carriera, Calvino ha esplorato temi come l'identità, il rapporto tra individuo e società, la natura della scrittura stessa e la sfida di rappresentare la complessità del mondo. Il suo stile, colmo di leggerezza, esattezza e rapidità lo ha reso maestro della brevità, con una moltitudine di racconti che catturano l'essenza delle storie in poche pagine. Nel centenario della sua nascita, Calvino rimane un gigante della letteratura, un maestro della parola e un genio creativo senza pari.
Il nostro omaggio teatrale, a cura delle ragazze e dei ragazzi del Laboratorio Teatrale di MonsanoCult, si ispira ai suoi lavori e al suo stile, ricorda i suoi personaggi più famosi e ne ricrea con leggerezza le atmosfere e le storie: ma più per ricordare e riflettere che per raccontare. Si tratta di brevissimi quadretti, quasi dei Déjà vu, che ammiccano a chi conosce le opere e stuzzicano chi non le ha mai lette a scoprirle.
Le sue opere sono state, infatti, dei veri punti di partenza da cui partire, teatralmente parlando, per spingerci ad esplorare le nostre identità, le nostre convinzioni, le nostre sicurezze e mettere sempre tutto in dubbio, anche se dovessimo ricominciare da capo. Il nostro Barone Rampante o Marcovaldo hanno le stesse problematiche di un’adolescente di oggi, le sue paure e le sue ostinazioni, la sua rabbia; così è necessario ribellarsi, farsi forti delle proprie certezze e lottare per esse contro un grigio che ci divora giorno per giorno, salire su un albero e gridare, ma anche ascoltare, crescere e diventare adulti grazie al confronto. Un mettersi in discussione di fronte all’altro, comprendendo le altre idee, farle proprie quando si dimostrano sagge e saper crescere. Anche a costo di scendere dall’albero, se questo serve a farci volare più in alto.
Il pubblico vedrà un percorso breve, sul palcoscenico, che rifletterà quello più lungo, compiuto da ognuno dei giovani attori ed attrici in questi mesi di laboratorio teatrale, dove il mettersi di fronte all’altro, prestare orecchio e saper tacere, osservare per capire, improvvisare, guardarsi dentro sono stati molto più complessi: quasi uno scontro con se stessi, con gli altri e con l’operatore.
Una lotta vera e propria che ha però, ne siamo sicuri, lasciato un segno positivo in tutti noi, arricchendoci in maniera differente: insegnandoci a guardare in alto senza mai dimenticare quello che c’è ai nostri piedi, accanto a noi, dietro e dentro di noi… e saper, finalmente, volare!
Buona visione!