Skip to main content

Pillole di storia monsanese: sfruttatori, sfruttati e, per una volta, difensori! (seconda parte)

(segue)
pio_v_piccolino.jpg«...Mentre i ricchi signori brindavano alla salute del Cardinale Flores e della sua normativa, in campagna si viveva una tragedia. Sebbene le tasse fossero immutate, infatti, dovevano essere ripartite tra meno persone e quindi ogni nucleo familiare veniva a pagare molto di più. Una triste scelta si poneva quindi innanzi ai piccoli proprietari terrieri: diventare anch'essi cittadini (se possibile) oppure vendere il proprio, caro fazzoletto di terra a uno dei sempre più pingui grandi proprietari terrieri e diventare mezzadri. Inutile dire che la quasi totale maggioranza di questi signori optò per la seconda opzione.

In sintesi, i ricchi pagavano sempre di meno e i poveri, sempre di più, finchè molti non si videro costretti a emigrare in altri luoghi. L'area intorno a Jesi faceva allora parte dello Stato Vaticano, governato da Papa Pio V. Il succitato successore di San Pietro era profondamente turbato dalla situazione che si veniva a creare a Jesi e nei cinque piccoli comuni che lo circondavano: Monsano, San Marcello, Belvedere, Morro e San Paolo.

Da fulgido baluardo della giustizia divina non poteva egli certo permettere che i poveri della terra venissero in cotal modo bistrattati, e meno che meno poteva lasciare che le Casse Vaticane ricevessero meno del dovuto! Così, nel 1567, Pio V scrisse un duro ammonimento contro i ricchi signori dei suddetti luoghi. 
(PioV, ritratto da El Greco)

Il 3 ottobre del 1567 il Pontefice condannava duramente le empietà perpetrate dai Moderni Cittadini (coloro con che da poco avevano acquisito la cittadinanza) e risolveva la situazione ordinando a tutti di pagare le tasse sui propri beni presso il luogo dove tali beni erano ubicati. Tutto ciò suscitò, manco a dirlo, un'amara polemica tra Pio V e i proprietari terrieri, che affermavano di aver semplicemente seguito le leggi stabilite e quindi di essere innocenti come bambini.

Rock giovane con Muse d'Estate

tesate.jpgUn doppio appuntamento con la musica leggera da non perdere, quello di venerdì 10 e sabato 11 luglio in Piazza Caduti a Monsano a partire dalle 21.30. Ben dodici gruppi rock e non solo, si alterneranno sul palcoscenico della piccola ma attivissima cittadina, per regalare emozioni e divertimento agli amanti della musica.

Piazza Caduti, che regala uno dei più splendidi belvedere sulla vallata che porta al mare,  sarà animata dalle sette note per due serate, grazie alla collaborazione tra l’Associazione MonsanoCult e il progetto Festival Divino 2009: il progetto, che avrà luogo in diversi comuni della Vallesina, prevede una rassegna – selezione per gruppi emergenti con l’intento di promuovere musica emergente con particolare attenzione alla musica originale e locale; cercando in questo modo di favorire la coesione e l’incontro fra i giovani e la cultura.

L’ACQUA, LA MEMORIA: Viaggio fra spettacolo e mostre sulle sponde dell'Esino

logo_acqua_memoria_g.jpgUn percorso di 43 tappe fra il 2 luglio e il 26 settembre collega i luoghi più belli della valle del fiume Esino con un filo di appuntamenti di teatro e concerti, di mostre e passeggiate. Questo il cuore della seconda edizione de L’acqua, la memoria. Spettacoli, mostre, incontri, iniziativa realizzata dalla Provincia di Ancona con l’Amat presentato negli scorsi giorni dall’assessore alla cultura della Provincia Carlo M. Pesaresi insieme al direttore dell’Amat Gilberto Santini.

Il programma de L’acqua, la memoria è ampio e vario. Spettacoli e recital teatrali, concerti, incontri letterari e reading, lezioni, mostre e installazioni compongono un percorso che, seguendo le coordinate dell’acqua e della memoria, racconta la storia - antica e recente, alta e popolare - del territorio, i suoi luoghi e le diverse identità che lo abitano. E in mezzo, eventi capaci di dare dello stesso un’altra lettura, come sono la serata monsanese de "LAGIORNATA DI GASPARE - IL PURGATORIO DEI CANTI", il 23 luglio a Villa Pianetti di Mauro Rocchegiani per la regia di Daniele Boria e la collaborazione di Valentina Basso, o quella in cui lo scrittore Erri De Luca e il cantautore Gianmaria Testa, in un luogo affascinante come la radura della Casina di Caccia di Chiaravalle il 3 settembre, condividono con il pubblico Un incontro fra amici con vino e chitarra.

acquamemoria_cs.jpgO come Fabbrica di Ascanio Celestini, che il 5 agosto è in scena in un luogo che si addice perfettamente al titolo: lo stabilimento Ariston a Genga. E, ancora, la gustosa Scampagnata in corriera – gita (con panino incluso) nella memoria del fiume, dal pomeriggio alla sera del  1 agosto, con Sonia Antinori che insieme a Lucia Mascino e Andrea Caimmi racconta quattro storie (nate in connessione con il Progetto Europeo R.I.V.E.R.) in altrettante tappe ad una piccola comitiva che risale l’Esino dalla foce fino al pre-appennino. (nella foto la presentazione ufficiale dell'evento...il nostro DA svetta a destra!)

Continuano i Momenti del Buon Senso con Trivio e Quadrivio

Continuano i momenti del Buon Senso 2009, Ambienti 2.0: nuove versioni di clima coinvolge anche Maiolati Spontini nell'ambito della rassegna Trivio e quadrivio. Questi gli appuntamenti che ci interessano e coinvolgono, ma vi invitiamo a scaricare l'intero programma è a partecipare agli appuntamenti che più vi interesseranno.

logo_comune_di__maiolati_spontin_piccoloi.jpgClimi
Maiolati Spontini (all'interno di Trivio e quadrivio)

sabato 11 luglio 2009
ore 18.00
Adrian Bravi - Scrivere in italiano
 
ore 21.30
Marco Fazzini - Douglas Livingstone
Voci dei versi Lucia Ferrati - Giorgio Sebastianelli

domenica 12 luglio 2009
ore 18.00
Antonio Tricomi - L'italia di Pier Paolo Pasolini
 
ore 21.30
Francesco Scarabicchi - Spoon River Anthology
Voci dei versi Lucia Ferrati - Giorgio Sebastianelli
 
Inserti musicali a cura di
Christian Riganelli - fisarmonica
Antonio Felicioli - fiati

Scarica l'intero  programma pdfdi Trivio e Quadrivio

In preparazione a "La giornata di Gaspare - Il Purgatorio dei Canti": dialogo con Giacomo

piccolo.jpg«Mentre parlavo con Giacomo, il custode degli Aroli, e, a suo modo, di una parte importante della memoria monsanese, cercando di avere notizie sulle apparizioni della Vergine per la preparazione alla Giornata di Gregorio, l’ho visto lasciarsi andare al racconto di frammenti della sua vita contadina passata; l’ho visto vincere la timidezza iniziale e l’imbarazzo che si provano di fronte ad un microfono ed una telecamera, per esprimere, quasi fosse un’urgenza, quelle schegge  di giorni che sentiva non esistere più.

Come un piccolo ruscello, a cui si uniscono via via altri rivoli, fino a divenire un torrente, Giacomo ha narrato della quotidianità delle campagne del dopoguerra; di quanto si lavorasse sodo, di quanto si soffrisse e si sudasse, sempre però compostamente, quasi accettando quello che ogni giorno regalava o toglieva; della nobiltà delle donne, a cui spettava la cura degli anziani, dei sacrifici fatti per stare vicino a chi si stava spegnendo; delle merende di pane secco e vino, delle sveglie all’alba, delle giornate assolate e dei camini invernali.

Ha parlato del legame speciale che c’è da generazioni tra la sua famiglia e la Chiesa degli Aroli, sottolineando in maniera più o meno implicita l’aspetto spirituale che si sta spegnendo, insieme a quella semplicità benedetta che ha permesso a lui e ad altri di arrivare sereni ai nostri giorni.

Pillole di storia monsanese: sfruttatori, sfruttati e, per una volta, difensori! (prima parte)

«Gran parte degli Esimi che oramai da tempo immemorabile si occupano solo e soltanto dello studio di quell'assurdo fenomeno che è l'Uomo Italiano, convengono che l'inimitabile capacità italica di aggirare le regole e accusare di ciò lo Stato, se colti in fallo, risale agli infausti tempi nostri. Ebbene, non è così!

dsc00314_1.jpgSarà scioccante venirne a conoscenza per alcuni, ma i felici e bei tempi della Prima Repubblica , tanto decantati dalla letteratura odierna, non erano esattamente così felici e così belli e i compaesani che la popolavano non erano esattamente dei santi.

Presentiamo qui a seguito un curioso esempio di quanto davvero sia radicata nell'essere di noi italiani la tendenza a aggirare la china, per così dire. L'evento che ci prestiamo a raccontare in questa umile sede non si svolge nella peccaminosa Milano o nella capitalissima Roma, ma in una manciata di piccoli comuni della Vallesina.

Ma caliamoci per prima cosa nei panni di novelli Piero Angela e poniamoci una domanda fondamentale. Cosa avrebbe trovato un viaggiatore del nostro tempo nelle Marche del 1500? La società che il nostro eroe avrebbe incontrato era prevalentemente agricola e formata principalmente da proprietari terrieri e mezzadri.

Come sempre accade in tempi di poca floridità economica, non esistevano le mezze misure: i proprietari terrieri possedevano molte terre, erano ricchi, e i loro beni andavano via via accrescendosi, mentre i semplici lavoratori perdevano i loro beni. Ora, di sindacati in difesa dei più poveri, non ce n'erano ancora e la legge era immancabilmente sempre dalla parte dei proprietari terrieri.

Presentiamo la Festa del Buon Senso 2009

 

FESTA DEL BUON SENSO 2009
Ambienti 2.0: nuove versioni di clima

immages.jpg«Cominciamo subito con una risposta alla domanda più scontata «Cos’è il  Buon Senso?»: il buon senso, potremmo iniziare così, è lo scambiarsi il saluto col proprio vicino la mattina, per ricordare una felice definizione del Presidente della nostra associazione MonsanoCult, Maurizio Possedoni, sino ad arrivare alla descrizione più impegnativa che ne da il nostro Sindaco Luca Fioretti, presidente dell’Associazione Comuni Virtuosi, di cui Monsano è capofila, che vede il buon senso come per conseguire consapevolezza nei propri mezzi di cittadino – consumatore - elettore, in possesso del potere, inconsapevole quanto immenso, di influire sul mercato e le sue logiche.

Entrambe sono validissime! E le altre descrizioni possibili sono infinite, tant’è che da almeno dieci anni, MonsanoCult, in collaborazione stretta con il Comune di Monsano e con l’Associazione dei Comuni virtuosi dedica una o due giornate alla festa del Buon Senso, cercando di dare ad ogni edizione nuove risposte al quesito: legandoci al risparmio energetico, alle risorse sostenibili, al problema dell’acqua, alla raccolta differenziata, e così via, dimostrando con la felice vetrina di questa nostra rassegna, che le possibilità e le prospettive sono pressoché infinite, basta guardarsi intorno e ragionare.

Per il 2009 abbiamo deciso di crescere ancora, creando una piccola rete, che speriamo allarghi le sue maglie, abbiamo così coinvolto altri soggetti oltre a Monsano, inserendoci in manifestazioni ed eventi di differente tipologia, perché riteniamo che il Buon senso non abbia colori o bandiere, e soprattutto non abbia, o non dovrebbe avere, confini: appartiene idealmente, infatti a tutto gli ambiti dell’esistenza umana, si manifesta in ogni sfera del nostro vivere insieme.

Festa del Buon Senso 2009: gli altri soggetti coinvolti

FESTA DEL BUON SENSO 2009
AMBIENTI 2.0: NUOVE VERSIONI DI CLIMA
(Jesi, Maiolati, Ancona)

 immages.jpg

Ambienti 2.0: nuove versioni di clima: un titolo altamente evocativo della modernità, che fa eco al mondo dell’informatica e dello web, un mondo di  cambiamenti spesso troppo veloci che rendono il clima rovente. Clima come tema di fortissima attualità, inteso nelle sue accezioni di clima politico, sociale, economico, meteorologico, ecc , Questo il filo rosso della Festa del Buon Senso 2009, la manifestazione dedicata alle più importanti tematiche sociali ed ecologiche promossa da quasi dieci anni dall’Associazione MonsanoCult e dal Comune di Monsano, collaborazione con l’Associazione dei Comuni Virtuosi, che quest’anno entra in rete con altri quattro soggetti: i comuni di Monsano, Jesi, Maiolati Spontini e la Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” dell’Università Politecnica delle Marche. Legati insieme dal  tema di questi particolari cambiamenti climatici e dal motivo comune del Buon Senso, sono nati  diversi momenti, spettacoli, dibattiti, persino giochi, che hanno sviluppato in maniera sempre differente l’argomento. Così troveremo il clima sociale e lavorativo, insieme a quello meteorologico a Jesi, all’interno del Festival della Convivenza Civile di Jesi (il 26 giugno), il clima culturale all’interno della rassegna Trivio e Quadrivio di Maiolati (11/12 e 18 luglio), e un riassunto di tutti i temi affrontati i una conferenza a cui parteciperanno grani nomi della cultura e dello spettacolo italiano. in una conferenza che si terrà ad ottobre presso la Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” dell’Università Politecnica delle Marche, Info: www.monsanocult.eu, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Festa del Buon Senso 2009: presentazione e programma completo

Festa del Buon Senso 2009:
Ambienti 2.0: nuove versioni di clima
Piazza Mazzini e Piazza caduti
MONSANO (AN) , 5 LUGLIO 2009

 immages.jpg

Ore 17.30 Piazza Mazzini, Monsano
Il gioco dell’oca… Verde.
L’eco gioco interattivo che ci insegna ad amare l’ambiente
Il progetto rientra nelle attività del Centro di Educazione Ambientale Inteatro,
in collaborazione con il Lab.Ter. della Provincia di Ancona.

Animazioni e Regia: Adriana Zamboni e Luisella Tamietto
Elementi scenici ed immagini: Lucio Diana
Consulenza Scientifica:
Giulia Giacchè
Produzione: Alessandra Simeoni


Siete tutti invitati a giocare con noi!!!!!

ore 19.00 Piazza Caduti, Monsano
Dibattito: clima sociale - immigrazione, disagi e alternative
Raffaella Angalone, Cgil di Ancona
Marcello Pesarini, Rete Migranti
Sandra Magliulo, Consiglio Italiano per i Rifugiati
Patrizia Carletti, Associazione Senza Confini
Luca Fioretti,  Sindaco di Monsano e Presidente
dell’ Associazione Comuni Virtuosi

Ingresso libero.

informazioni:
www.monsanocult.eu,
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.,
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel: 071-9090007 / 347 – 1892198
Ufficio stampa MonsanoCult:
Mauro Rocchegiani, Valentina Basso

stampa2.jpg

Pillole di storia Monsanese: mura, campagne, nomi, immigrazioni (seconda parte)

(...SEGUE«Facciamo ora un piccolo balzo in avanti nella storia, giusto di un paio di secoli, fino ad arrivare all'anno 1441. Cos'è successo di così importante nel 1441? È  stato stilato il primo catasto completo dell'intero Contado di Jesi. Scorrendo questo importante documento capita di incontrare, tra i possidenti laici, cognomi come ad esempio “Schiavo”, "Schiavoni" o “Albanesi”, che in realtà non sono affatto di origine marchigiana. È una delle testimonianze della presenza di genti transadriatiche nel territorio già da qualche tempo. Come mai nel 1441 erano presenti dei proprietari terrieri non di origine marchigiana?

dsc00159_1_-_1.jpgEbbene, la risposta deve essere ricercata nella storia per così dire europea di quegli anni. Rispolveriamo quindi tutti assieme le nozioni di storia che abbiamo imparato a scuola. L'impero di Costantinopoli (o Impero Romano di Oriente) era praticamente in rovina: i Turchi lo avevano invaso e saccheggiato e Maometto II non faceva di meglio, tanto che, nel 1453, Costantinopoli cadde in mano ai nemici. (Nella foto Via Guastuglie, dove abitava la Famiglia Calvise di cui faceva parte il giovane Gaspare, che nel 1471 incontrò la Vergine Maria)

Nemici che, non paghi delle terre ottenute, decisero bene di dilagare anche verso i Balcani, i cui abitanti furono costretti a darsela poco elegantemente a gambe. E dove avrebbero mai potuto rifugiarsi questi esuli se non nei territori subito di fronte alla loro madrepatria? Appunto! Dobbiamo considerare che l'allora Contado di Jesi non è come lo vediamo noi oggi; anzi, la zona era ricca di foreste e acquitrini, che lasciavano all'agricoltura uno spazio decisamente insufficiente a nutrire la popolazione.

Muse d'Estate 2009: signore e signori, il catalogo è questo! CALENDARIO COMPLETO EVENTI

lamelgrana_solo.jpgMuse d'Estate 2009, la stagione di eventi e spettacoli della nostra Associazione MonsanoCult è alle porte, eppure ancora stiamo lavorando per definire il calendario completo. Ma non è un male, anzi!, infatti non possiamo essere precisi perché si aggiungono nuove date, arricchendo il nostro cartellone, rendendolo appetibile per ogni palato. Stiamo passando attraverso questo anno di crisi a testa alta, mantenendo gli impegni presi con la cittadinanza e con tutti quelli che ci hanno seguito venendo persino da fuori regione.

 Alla fine, non si tratta solo di fondi, che sono certo importantissimi, ma anche di idee, di ingegno e fantasia per creare qualcosa di buono e all'altezza di essere presentato al pubblico con successo, anche con pochi mezzi. Sacrifici, certo, ma anche scommesse: scommesse su nuove tipologie di spettacolo, legate a diverse tecniche di espressione, alla multimedialità, alla pluralità di linguaggi, alle nuove tecnologie ed insieme radicati nei nostri paesaggi, nella nostra storia, nel nostro spirito peculiare. Spettacoli come "Portare l'Acqua" e "La Giornata di Gregorio" dello scorso anno, ad esempio, che hanno cercato di entrare nella mente e nel cuore dei nostri spettatori attraverso nuove strade, e con nostra soddisfazione, sembrano esserci riusciti.

Non si tratta di originalità a tutti i costi, anzi, la nostra volontà e di battere sentieri inconsueti per mostrare dellle alternative, delle prospettive nuove che abbiano nuovi e pregnanti contenuti, oppure che portino in sé vecchi messaggi e sappiano ridar nuovamente loro il significato che hanno perduto. Quest'anno sarà la volta di "La Giornata di Gaspare - il Purgatorio dei Canti", che ha ricevuto l'approvazione ed il finanziamento di Cohabitat.
(segue il CALENDARIO)

Pillole di storia Monsanese: mura, campagne, nomi, immigrazioni (prima parte)

«La storia di Monsano, o Musiano nel suo nome antico, come comunità distinta inizia nel XIV secolo. Prima di questa data il paese apparteneva infatti al Contado di Jesi.  dsc00167_1_-_1.jpgUna prova scritta dell' esistenza di questo comune in epoca medievale la riscontriamo comunque in un documento della Santa Sede del 1283, in cui Papa Martino IV riconosce la villa di Musiano come appartenente, appunto, all'area sottoposta al comune di Jesi.

Villa Musiano apparteneva al contado di Jesi. Ma perchè villa e non castello? Cosa mancava a questo delizioso paesino della Vallesina per potersi fregiare del titolo di Castello di Musiano? Un particolare che noi diremmo scontato, quasi banale, ma che nel Medioevo era sicuramente tenuto in gran conto. Le mura.

Musiano non era cinto da mura, nemmeno un muretto di calcestruzzo, e dunque era da definirsi villa.

Il territorio marchigiano apparteneva, in quel tempo, allo Stato Vaticano. Due erano i modi, per le terre della Santa Sede, di essere ad Essa soggette. Si poteva infatti dipendere direttamente dal Vaticano, oppure si poteva dipendere da una città che dipendeva dal Vaticano. Non che tra le due alternative ci fossero molte differenze, in ultima analisi. Nel caso che interessa questa sede, la città di Jesi era direttamente soggetta al Vaticano, mentre l'area intorno a essa (quindi il suo Contado) lo era solo indirettamente. Quindi, all'inizio della nostra storia, ci sono la città di Jesi, soggetta direttamente al Vaticano, e il suo Contado, compreso Monsano».

Autrice dei testi: Valentina Basso; ricerca a cura di Mauro Rocchegiani; fonte: "Monsano tra storia ed arte", a cura di Rosalia Bigliardi, Loretta Mozzoni, Stefano Santini, Costantino Urieli.

Festa del Buon Senso 2009

Ambienti 2.0: nuove versioni di clima

festabuonsenso_280.jpg

Cos’è il Buon Senso? Potremmo partire dalla semplice ed efficacissima definizione che ne ha dato per primo il nostro Presidente Possedoni: il Buon Senso è quella cosa che si manifesta già dal saluto che facciamo al nostro vicino la mattina! A partire da queste piccole cose, poi, il Buon Senso mostra le altre sue innumerevoli facce, tante quante sono ancora, per fortuna, le sue possibili manifestazioni; quelle che MonsanoCult, in collaborazione stretta con il Comune di Monsano e l’Associazione dei Comuni Virtuosi, ha cercato presentare al grande pubblico in questi ultimi anni, creando con la Festa del Buon Senso una vetrina di quello che ci succede intorno, una finestra sul mondo delle possibilità per una migliore convivenza con gli altri, col mondo e con sé stessi.

Il suo scopo è sempre stato quello di portare a conoscenza del grande pubblico tutte le nuove e differenti prospettive, realtà e progetti tesi ad una vita in rispetto col proprio ambiente di vita. Buon Senso, quindi… usato nella vita di tutti i giorni, per acquistare, nel mangiare. Buon Senso come consapevolezza nei propri mezzi di cittadino - consumatore - elettore, di essere in possesso del potere immenso, di influire sul mercato e le sue logiche e insieme del potere, anch'esso immenso, di influire sul proprio habitat, sulle altre persone, sugli animali…

Musica Giovanissima agli Aroli

img_4796_piccolina_foto_di_matteo_catani.jpgPrima novità della stagione Muse d'Estate 2009: un nuovo incontro con la musica di qualità agli Aroli, che, insieme alla serata del 31 maggio con l'Ensemble Serenata Classica raddoppia l'appuntamento con le sette note in quella che un tempo fu, secondo la leggenda, dimora delle Muse. 

Giovedì 4 giugno, alle ore 21.30 si esibirà il giovanissimo chitarrista Vlatko Bocevski, classe 1982 ma con già un sostanzioso bagaglio di esperienze. L'evento si inserisce è organizzato in collaborazione conl'Associazione Monocromo e fa parte del progetto MusicATTIVA, un'esperienza che abbiamo trovato molto interessante e che, se sarà proficua, vorremmo poter continuare a seguire e condividere. Ingresso libero.

BelPaese.it